Quanto si guadagna con un buon setup? É una domanda ricorrente, che brontola incessantemente nella testa di tutti i piloti.
Paolo Muià, istruttore della nostra Academy, ha condotto un lungo ed approfondito test, per cercare di rispondere in maniera accurata e precisa, in modo da soddisfare chi vuol capire se deve agire sul settaggio della vettura oppure se deve concentrarsi ancora sulla propria guida.
Partiamo sottolineando un concetto base: i campionati li vince chi termina le gare in prima posizione, non chi parte in prima posizione. Ciò significa che fare un setup per la gara è molto più importante del fare un setup per un giro secco di qualifica. Al contempo, però, è anche molto più difficile. Questo perché l’auto, scaricandosi di benzina e consumando le gomme, tenderà a comportarsi in modo diversi con il passare dei giri. Bisogna dunque trovare il buon equilibrio tra l’inizio e la fine dello stint, evitando di perdere da una parte ciò che si è guadagnato dall’altra
Lo Special Event #79 della nuova Season di Assetto Corsa Competizione, vede protagonista la Ferrari 488 GT3 Evo ad Imola, per un hotstint di 50 minuti, ed è risultato terreno ideale per testare il vantaggio di un buon setup.
Paolo ha cominciato a girare con il setup aggressivo fornito direttamente sul simulatore ed, al termine del test, si è piazzato in testa alla leaderboard:
Durante il suo hotstint, ha completato 30 giri in 51:22.425
Miglior Giro: 1:42.254
Peggior Giro: 1.43.326
Media Sul Giro: 1.42.747
Solo questo risultato indica chiaramente quanto buoni siano i setup base, per permettere a Paolo di balzare subito in testa alla classifica, seppur con poco allenamento.
Il problema principale dei setup standard è che, comunque, sono setup in tutto e per tutto ed obbligano il pilota ad adattarsi allo stile di quella macchina, che spesso e volentieri potrebbe differire dalle proprie caratteristiche, obbligando il pilota stesso a cambiare il proprio stile di guida per riuscire a trarre il massimo. Non certamente una cosa semplice per chi non ha esperienza e buona sensibilità.
Questo è anche il motivo per il quale continueremo a consigliarvi di evitare di copiare il setup di una persona o dell’altra, ma di imparare a farlo da soli, sul proprio stile di guida, in base alle proprie caratteristiche.
Paolo, che nell’Academy Racing oN3 insegna proprio come costruirsi un setup ad hoc, ha ripetuto il test dopo aver messo a punto la propria auto:
Durante il suo hotstint, ha completato 30 giri in 51:09.462 (con un guadagno di 12.99 secondi)
Miglior Giro: 1:41.908 (con un guadagno di 0.346 secondi)
Peggior Giro: 1.42.498 (con un guadagno di 0.828 secondi)
Media Sul Giro: 1.42.315 (con un guadagno di 0.432 secondi)
Ciò che balza subito all’occhio è il guadagno rispetto al peggior giro. Oltre 8 decimi di differenza sono tanti, e questa è proprio la chiave.
Come scritto sopra, infatti, è l’equilibrio che si ottiene tra l’inizio e la fine dello stint a fare la differenza. Con il setup costruito sul proprio stile di guida, infatti, Paolo non è stato costretto ad alzare i propri tempi sul giro, continuando a guidare un’auto equilibrata e precisa dall’inizio alla fine.
Questa è la chiave per vincere le gare, per vincere i campionati.